Antonio Roversi

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Antonio Roversi (Bologna, 195015 giugno 2007) è stato un sociologo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Antonio Roversi nacque a Bologna nel 1950, figlio dello scrittore, poeta e giornalista Roberto Roversi.

All'Università di Bologna cominciò come incaricato di Sociologia presso la Facoltà di Economia e Commercio dal 1993 al 1998, divenendo poi professore associato e successivamente professore ordinario. Passò quindi a Scienze della formazione dove, da novembre del 2005 era direttore del dipartimento di Scienze dell'Educazione.[1]

A Bologna insegnò poi Sociologia della comunicazione e Strategie della comunicazione multimediale. Come ricercatore si occupò dapprima della teoria sociologica e della storia della sociologia, occupandosi particolarmente di Max Weber e di Norbert Elias, e dal 1985, secondo una sua stessa ammissione, iniziò ad occuparsi di violenza negli stadi e di gruppi ultras, e di sociologia nello sport in generale.[2]

Ha avuto, inoltre, un suo blog, «Byte the Bit», e studiava internet, l'approdo dei suoi ultimi interessi scientifici.[1]

Opere (lista parziale)[modifica | modifica wikitesto]

  • Senza fissa dimora a Bologna, A. Roversi e Carlo Bondi
  • I naziskin italiani. Studio di un caso
  • Calcio, tifo e violenza: il teppismo calcistico in Italia
  • Max Weber intellettuale della crisi: studi sul rapporto cultura e societa, premessa di Franco Ferrarotti
  • I gruppi ultras oggi: cambiamento o declino?, A. Roversi e Carlo Balestri
  • Argomenti di sociologia, A. Roversi, Leonardo Benvenuti e Giuliano Piazzi (1977)
  • Il magistero della scienza: storia del Verein für Sozialpolitik dal 1872 al 1888 (1984)
  • Il Verein fur Sozialpolitik e la questione sociale
  • La delittuosità a Rimini nel 1996 e 1997, A. Roversi e Asher Colombo (1998)
  • Criminalità, sicurezza e opinione pubblica a Rimini (1999)
  • Chat line: luoghi ed esperienze della vita in rete (2001)
  • Introduzione alla comunicazione mediata dal computer (2004)
  • L'odio in rete: siti ultras, nazifascismo online, jihad elettronica (2006)
  • Tra vocazione e professione: scritti 1985-2006 (2010)
  • Sociologia dello sport, A. Roversi e Giorgio Triani

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Repubblica, su ricerca.repubblica.it.
  2. ^ Antonio Roversi, Sport in Enciclopedia delle scienze sociali (1998), su treccani.it, Treccani.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN44362340 · ISNI (EN0000 0001 1631 2787 · SBN CFIV033897 · LCCN (ENn80014955 · GND (DE1220064122 · BNF (FRcb12292560c (data) · J9U (ENHE987007454701005171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80014955